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88 - La mia prima volta con due ragazzi di colore


di Membro VIP di Annunci69.it stinf
27.11.2023    |    14.432    |    35 10.0
"Quando sono tornata Bruno era sul letto, io l’ho guardato dicendogli che sarei restata ancora un paio di giorni qui a Mantova per mangiarmi ancora qualche..."
Capitolo 88

Lina e Carlo ci hanno lasciati e sono tornati a Torino, un po’ mi è dispiaciuto ma almeno avrei fatto riposare le mie parti intime, perché anche se non scopavo con singoli c’era sempre Lina con una voglia sfrenata che cercava sempre più spesso per fare sesso con me, adesso che ero rimasta sola con mio marito avrei ripreso i miei ritmi.

Il tempo era ancora magnifico e noi andavamo in spiaggia tutti i giorni, una mattina siamo arrivati alle 8 e 30 ci siamo sistemati, aperto l’ombrellone e steso il telo, io mi sono messa un body bianco a rete e le calze, siamo andati verso l’acqua dove c’erano dei grossi tronchi spiaggiati dalle onde ed abbiamo iniziato a fare il nostro sevizio fotografico. Non sono passati 15 minuti che vediamo una coppia arrivare, lei già completamente nuda e lui carico come un mulo, zaino, borsone e appeso allo zaino uno sdraio piccolino per coricarsi a prendere il sole; Bruno si è subito incazzato.
_ “Non verranno mica vicino a noi questi due”.
_ “Ti arrabbi per due foto, questa settimana ne hai già fatte una marea” gli ho risposto.

Poi mi sono avvolta in un pareo ed ho chiesto a Bruno di continuare a fotografarmi, nel frattempo i due si erano avvicinati, lei è venuta verso di me e lui è andato a sistemarsi nella tampa vicino alla nostra, lui avrà avuto 50 anni e lei più di 60, non molto alta due grosse tette e una bella pancetta e infine un bel culo abbondante.
_ “Non diamo fastidio se ci mettiamo non molto distanti da voi?” mi ha detto in un italiano stentato la tedesca.
_ “No figurati fate pure con comodo non ci date fastidio anzi ci fa piacere una coppia per chiacchierare” gli ho risposto io.
_ “Noi siamo arrivati ieri dalla Svizzera e siamo in campeggio, degli amici ci hanno parlato di questa spiaggia dove si poteva stare tranquillamente nudi”.
_ “Se stai nuda ci sarà la processione dei guardoni, che ti faranno vedere il loro cazzo”.
_ “E’ proprio quello che cerchiamo, anche voi siete scambisti?” mi ha risposto lei sorridendo maliziosamente.
_ “Scambisti no, ma se trovo qualcuno che mi piace scopo volentieri, poi a me piace anche guardare”.
_ “Spero di trovare qualche bel cazzo ho proprio voglia” ha ribadito la tedesca.

Così dicendo è andata verso il marito che nel frattempo aveva sistemato tutto, poi sono andati in acqua a fare un lungo bagno, noi abbiamo fatto ancora qualche foto e siamo tornati sotto il nostro ombrellone a fare le immancabili parole crociate. Verso le 10 sono passati alcuni uomini ma non hanno degnato né la svizzera e né me di uno sguardo, erano i soliti gay che si accampavano alcune centinaia di metri più avanti. Poi è passato un vecchio con il cazzo molle che se lo è menato davanti alla tedesca che gli allargava la figa con le mani, senza ottenere risultati, il cazzo del vecchio era sempre molle.

Io è Bruno prima di mezzogiorno abbiamo fatto il bagno e quando siamo tornati all’ombrellone lo svizzero è venuto verso di noi, era un bell’uomo con un bel fisico ma gli mancava un po’ di pisello, nonostante che se lo toccasse sempre era duro ma piccolino, ed ha chiesto a Bruno se aveva una cinepresa.
_ “No mi dispiace ho una macchina fotografica che fa anche degli ottimi filmati”.
_ “Vedi con tutto quello che ho portato ho dimenticato la mia cinepresa e mia moglie si è arrabbiata perché quando scopa con qualcuno vuole che io la filmi, mentre a me piacciono le foto”.
_ “Io ho due schede da 16 giga una è vuota se vuoi il filmato te lo faccio io mentre tu fotografi” gli ha risposto Bruno.
_ “Si d’accordo quando facciamo qualcosa ti chiamo e poi ti pago la scheda”.

Al pomeriggio abbiamo fatto altri bagni poi verso le 16 è arrivata l’ora dei guardoni, Bruno ha messo la scheda pulita nella macchina fotografica, la svizzera era seduta con il culo in fuori sulla sdraietta con le gambe divaricate e la figa aperta e si massaggiava il clitoride, in poco tempo i guardoni dietro la siepe saranno stati 6 o 7, lo svizzero è andato anche lui dietro la siepe penso a parlare con i guardoni e prendere accordi, poi è venuto verso di noi ed ha chiesto a Bruno se veniva a filmare. Bruno si è alzato e con la macchina fotografica si è avvicinato a loro, e io sono andata a mettermi davanti al cespuglio in modo da vedere bene.

Bruno si è seduto su un tronco in modo da inquadrare la svizzera un po’ di fianco e dal basso in modo che si vedesse bene la figa quando veniva penetrata, mentre il marito si spostava e faceva foto, sembrava proprio il set di un film, poi è iniziata la processione, si è avvicinato il primo, la svizzera gli ha dato una leccata al cazzo e poi l’ha fatto inginocchiate tra le sue gambe, la sdraietta era dell’altezza giusta lei ha preso il cazzo in mano e l’ha accompagnato in figa, il guardone l’ha scopata per bene facendola partire, e quando stava per venire la svizzera gli ha detto di sborrargli in figa e lui l’ha accontentata, quando si è tolto la vagina è rimasta dilatata e lo sperma colava fuori. Il secondo è stato la fotocopia del primo e il terzo anche, lei era sempre lì con le gambe larghe e sembrava che godesse con ognuno che scopava, e quando i guardoni si toglievano si vedeva lo sperma che gli colava dalla figa.

A me è tornato in mente quella volta che con il mio ragazzo di allora in macchina me ne ero fatta otto, mi sono spostata un po’ e sempre guardando mi sono fatta un ditalino e in pochissimo tempo ho raggiunto l’orgasmo, poi sono tornata sotto l’ombrellone mentre la svizzera continuava a scopare e Bruno a filmare. Non so quanti se ne è fatti ma certamente più di 10. Poi i guardoni sono finiti, ho visto Bruno che si alzava, toglieva dalla macchina la scheda e la consegnava al tedesco e poi noi abbiamo raccolto le nostre cose e ce ne siamo andati, io ero ancora molto eccitata.

Abbiamo cenato e siamo andati a letto, Bruno mi ha chiesto se ero invidiosa della tedesca io gli ho detto di no ma che stasera avrei scopato volentieri e mi sono girata verso di lui e gli ho preso il cazzo in bocca infilandomelo in gola più che potevo tenendo la lingua fuori in modo da arrivare con la punta suoi testicoli come piace a Bruno, ma era un’impresa difficile. Quando ha avuto il cazzo ben duro mi ha fatta scendere dal letto ed appoggiare con la pancia sulla sponda, io ho divaricato le gambe e mi sono allargata le natiche, lui mi ha infilato il cazzo in figa molto lentamente facendomi gustare per bene la grossa cappella e si è messo a scoparmi, io ho avuto subito un lungo orgasmo. Poi ha sfilato il cazzo e l’ha puntato sullo sfintere ed è entrato, il mio culo è abituato al cazzo, lui è rimasto un attimo fermo poi ha spinto e non si è fermato fino a che non ho sentito i suoi testicoli che sbattevano contro la mia patata.

Una volta che è stato tutto dentro si è fermato, anche se violenta la penetrazione ha attivato i miei sensi, ho infilato una mano tra le mie gambe per stuzzicarmi il clitoride, il mio ano ha iniziato a contrarsi dal piacere e Bruno si è mosso, l’inculata come sempre è stata interminabile, io dopo un po’ con l’aiuto del clitoride ho raggiunto l’orgasmo, ma quel palo che avevo nel culo continuava a stantuffarmi dentro, ho ripreso a sentire il piacere, ho nuovamente cercato di infilare la mano in mezzo alle gambe per massaggiarmi il clitoride ma Bruno me lo ha impedito, gli piaceva vedermi soffrire di piacere e impedirmi di arrivare all’orgasmo, era una tortura per me ma mi faceva godere tanto, allora mi sono allargata le natiche e l’ho incitato.
_ “Sfondami il culo, allargamelo come la figa della svizzera”.
Lui ha continuato a sbattermi dandomi colpi sempre più forti e quando era tutto infilato dentro il mio ano roteava il bacino e io spingevo il mio culo verso di lui stringendo più che potevo lo sfintere, sentivo molto piacere ma il culo cominciava anche a bruciarmi leggermente, poi mi ha arpionato i fianchi si è fermato ed ha scaricato lo sperma nel mio intestino io eccitatissima ho raggiunto nuovamente l’orgasmo. Ma come al solito non si è tolto e dopo un po’ ho sentito la prima scarica di pipì, e poi una lunga pisciata nel mio culo mentre io respiravo profondamente per far risalire il liquido nel mio intestino. E’ rimasto nel mio culo ancora per alcuni minuti mentre il liquido mi gorgogliava in pancia e il mio sfintere si contraeva attorno al suo cazzo ancora abbastanza duro, quando il suo cazzo ha iniziato a perdere consistenza siamo andati a lavarci e poi a dormire.

Al mattino siamo partiti abbastanza presto per Mantova, durante il viaggio abbiamo parlato degli svizzeri, oggi era sabato e i guardoni sarebbero stati molti e la domenica ancora di più, chissà da quanti la svizzera si sarebbe fatta scopare, certamente con il passaparola sarebbero arrivati in molti, e a lei non sarebbero mancati i cazzi per farsi passare le voglie, peccato non essere rimasti a guardare.
Alle 15 dopo un paio di tappe siamo arrivati a Mantova, ed abbiamo parcheggiato nell’area sosta che si trova un po’ fuori città al di là del lago, ci siamo sistemati ed abbiamo fatto un giro nei dintorni. Il giorno dopo una bella passeggiata in città con visita al palazzo ducale. Il terzo giorno nuovamente in giro per la città dove c’era un mercatino, io sono sempre uscita con la gonna e senza mutande, finito il nostro giro siamo andati nei giardini lungo le mura della città vicino al lago, Bruno mi ha fatto molte foto con la patata al vento in mezzo alla gente che passeggiava, poi alle 18 siamo tornati al camper, lì un altro camperista ci ha informati che poco distante c’era la fiera del riso e che c’erano tanti stand che facevano risotti in tanti modi e si poteva cenare lì.

Non ce lo siamo fatti scappare, abbiamo preso lo scooter e siamo andati a mangiarci i risotti, arrivati abbiamo cercato un posto per parcheggiare vicino all’entrata e li abbiamo trovato un ragazzo di colore, devo dire molto carino e gentile che ci ha detto di non preoccuparci per lo scooter, lì non c’erano problemi e comunque lo avrebbe sorvegliato lui. Entrati sotto il tendone che era immenso abbiamo visto tutti gli stand con gli addetti che preparavano i piatti. Noi ci siamo mangiati due piatti a testa e bevuto un paio di bicchieri di vino, abbiamo comprato del riso e siamo usciti, abbiamo ritrovato il nero in compagnia di un suo amico dello stesso colore anche lui giovane e carino. Bruno gli ha chiesto quanto voleva per averci guardato lo scooter ma lui ci ha detto che non era un posteggiatore, allora Bruno ha insistito e gli ha dato i soldi perché tutti e due andassero a mangiare un piatto di riso e poi siamo tornati al camper, mentre cercavo di addormentarmi ho pensato ai due ragazzi neri, erano carini e ben vestiti e non lo nego ci ho fatto un pensierino.

Il giorno dopo altro giro in città senza mutande con relative foto quando si poteva, e poi alla sera nuovamente a mangiare i risotti. Arrivati abbiamo nuovamente incontrato i due ragazzi di colore, abbiamo parcheggiato e siamo entrati in fiera, ce la siamo presa con molta più calma e quando siamo usciti erano già le 23, ritroviamo i ragazzi di colore e ci mettiamo a parlare con loro, e mentre Bruno parlava io li ho guardati bene erano giovani non avevano più di 25 anni ben vestiti, si vede che lavoravano in zona, avevano jeans attillati e si vedeva che tutti e due avevano un bel pacco. Bruno mi aveva detto più volte che gli sarebbe piaciuto vedermi succhiare un cazzo nero e farmi scopare da un ragazzo di colore, io mi sono sempre rifiutata perché a Torino sono persone che chiedono soldi per sopravvivere e a me non sembrano molto puliti. Poi ho seguito i loro discorsi e ho sentito Bruno che gli diceva che eravamo lì nel parcheggio camper, uno di loro ha detto che andavano alla sera sul tardi a fare la doccia quando non c’erano molti camper perché dove abitavano loro non ce l’avevano.
_ “Anche noi adesso torniamo e andiamo a lavarci, domani andiamo via e fare la doccia in camper è un po’ scomodo” ho detto io.

Ero ancora eccitata dallo spettacolo della svizzera e avevo voglia di scopare, mi sono meravigliata di me stessa per il modo repentino che stavo cambiando idea sui neri ma quei due mi piacevano, erano carini ed eleganti, non mi sono osata ad invitarli a scopare con me vista la differenza di età, ma dicendo che andavo a fare la doccia avevo buttato l’amo in modo abbastanza evidente, e se a loro interessavo si sarebbero fatti vivi, così avrei accontentato mio marito.

Ci siamo salutati e siamo tornati nell’area sosta, di camper oltre al nostro ce n’erano due di tedeschi, questi fuori stagione li trovi dappertutto. Erano le 23 e 30 e Bruno mi ha chiesto se la doccia la facevamo al mattino, ma io ho insistito per farla subito perché se la facevamo al mattino saremmo partiti troppo tardi, ma nella mia mente c’erano i due neri, chissà forse quella sera avrei sconfitto la mia avversità sui neri.

Era quasi mezzanotte quando con gli accappatoi siamo arrivati alle docce abbiamo preso i gettoni e siamo entrati, oltre a 8 lavandini e una lavatrice c’erano 4 box doccia e due erano occupati si sentiva l’acqua scrosciare, allora siamo entrati nei due liberi, mi sono tolta l’accappatoio ho messo il gettone e mi sono messa sotto l’acqua, non avevo chiuso la porta perché Bruno sarebbe venuto a lavarmi la schiena. Anche con il rumore dell’acqua mi sono accorta che qualcuno era entrato nel mio box doccia, mi sono sentita toccare la schiena credevo fosse mio marito e quando mi sono girata per dargli la spugna perché mi lavasse la schiena sono rimasta sorpresa, mi sono trovata davanti uno dei due neri con il cazzo duro, gli ho dato la spugna.
_ “Lavami la schiena”.

Lui mi ha lavata tutta indugiando molto sulle tette e in mezzo alle mie gambe sia davanti che dietro, e alla fine mi sono inginocchiata e gli ho preso il cazzo in bocca, era grosso e lungo, non riuscivo a ingoiarlo nemmeno un terzo, poi è finito il tempo del gettone e l’acqua è terminata, allora mi sono alzata e messa l’accappatoio, siamo usciti. Credevo di trovare mio marito ma lui non c’era allora seguita dal morettino mi sono avviata verso il camper pensando di fare una sorpresa a mio marito, ma quando sono salita oltre a Bruno che era seduto al tavolo, sul letto tutto nudo sdraiato sulle lenzuola bianche c’era l’altro nero, io ormai ero decisa e non ci ho pensato due volte mi sono tolta l’accappatoio, mi sono inginocchiata sul letto con il culo in bella mostra ed ho preso il cazzo del morettino in bocca, era meno grosso dell’altro ma più lungo, mi sono messa a fargli una pompa mentre l’altro mi è venuto dietro a leccarmi la figa e il culo, era bravo ed esperto ed io ho iniziato a godere.

Dopo un po’ mi sono seduta sulla sponda del letto ed ho fatto venire i due morettini davanti a me e per la gioia di Bruno che aveva già in mano la macchina fotografica mi sono messa a succhiare e ingoiare più che potevo i due cazzi neri, mi dava una strana sensazione avere quei due salsicciotti neri in mano e in bocca, il cuore mi batteva forte e l’adrenalina aumentava, quella sera avrei sconfitto uno dei tabu della mia vita, li ho leccati dappertutto, ho succhiato le cappelle e leccato e mordicchiato i loro testicoli che erano piccoli e duri, poi mi sono sdraiata sul letto ho fatto venire di fianco a me quello che aveva il cazzo più grosso e glie l’ho preso in bocca, mentre l’altro si è inginocchiato tra le mie gambe, io gli ho preso il cazzo con una mano e l’ho accompagnato nella mia figa, era più piccolo di quello che avevo in bocca ma era comunque bello grosso e specialmente lungo, ho tenuto la mano sul cazzo mentre mi penetrava per non farlo entrare tutto, lui si è messo a pomparmi e io dopo pochissimo ho raggiunto un fantastico orgasmo e lui subito dopo mi ha eiaculato sulla pancia.

Mi sono pulita con una salvietta ed ho fatto venire l’altro tra le mie gambe, lui si è chinato e mi ha leccato il clitoride mentre io pulivo con la lingua le ultime gocce di sperma che uscivano ancora dal cazzo dell’amico, mi leccava molto bene ed io ero molto eccitata pensavo che da lì a poco quel cazzone che aveva tra le gambe mi sarebbe entrato dentro e ho nuovamente raggiunto l’orgasmo, sentendomi godere così ha aspettato che mi calmassi un po’ poi ha smesso di leccarmi si è preso il cazzo in mano l’ha puntato contro le mie grandi labbra che colavano dei miei umori, si è fatto strada ed è entrato, io mi sono sentita riempire e poi quella grossa cappella ha iniziato ad andare su e giù dentro di me, mi riempiva tutta e mi faceva godere immensamente ed ho raggiunto un multi orgasmo interminabile, lui mi ha dato ancora qualche colto poi è uscito dalla figa mi è venuto a cavalcioni, con una mano mi ha alzato la testa e infilatomi il cazzo in bocca mi ha inondata di sperma, io ho stentato ma sono riuscita ad ingoiarla tutta.

Ero soddisfatta lì sdraiata sul letto ho visto Bruno che sorrideva ancora con la macchina fotografica in mano, e l’altro nero con il cazzo in mano che stava tornando duro, mi sono alzata e seduta al tavolo con loro in mezzo ai due morettini che hanno subito allungato le mani tra le mie cosce, poi mi hanno raccontato un po’ della loro vita e mi hanno dato il loro numero di cellulare dicendomi che se passavamo ancora da quelle parti e in qualsiasi momento che li avessi chiamati loro sarebbero venuti a scoparmi, io avevo ancora voglia, li ho fatti alzare in piedi ed ho visto che i loro cazzi erano nuovamente quasi duri li ho presi in bocca e li ho succhiati e leccato le loro cappelle fino a che non sono stati nuovamente pronti.

Ho fatto stendere quello con il cazzo più grosso sul letto e gli sono andata sopra, mi sono infilata in figa il grosso palo che è entrato con facilità visto che ero ancora bagnata degli umori di prima, poi una volta che è stato tutto dentro di me mi sono coricata su di lui, mi ha abbracciata e baciata, al contatto delle grosse labbra ho aperto la bocca e lui mi ha infilato le lingua, il bacio è stato passionale e umido stringevo la figa attorno al grosso cazzo e godevo, sentivo i miei umori che colavano lungo le cosce, poi lui mi ha allargato le natiche e io ho detto all’altro di mettermelo nel culo. Mentre quello sotto si muoveva piano e cercava di spingere più che poteva la cappella contro il mio utero, l’altro dietro si è messo a leccarmi lo sfintere, io non ce la facevo più godevo tantissimo ed ho raggiunto l’orgasmo, poi finalmente ho sentito che appoggiava la cappella contro il mio sfintere, quello di sotto si è fermato e l’altro ha spinto il suo cazzo nel mio intestino senza fermarsi fino a che non è stato tutto dentro, mi sono sentita aprire e l’ho sentito fino in pancia, ho subito raggiunto l’orgasmo sussultando poi i due hanno cercato di muoversi in contemporanea dentro di me e mi hanno stantuffata per non so quanto tempo, io che sono multi orgasmica non ho mai smesso di godere, i due cazzi andavano su e giù in contemporanea, e poi mentre uno mi penetrava l’altro si sfilava e io continuavo a godere e ancora godere fino a stramazzare esausta mentre i due continuavano a stantuffare dentro di me, avevo la figa indolenzita e il culo che iniziava a bruciare ma non mi importava avrei voluto che continuassero all’infinito, poi prima quello sotto mi ha sborrato in figa e dopo un pochino anche l’altro mi è partito nel culo.

Sono rimasta così con i due buchi pieni di cazzo e lo sperma di quello sotto che mi usciva dalla figa, ma nessuno aveva voglia di togliersi, poi i cazzi hanno perso di consistenza e stavano diventando molli, allora quello dietro si è tolto, a me è sembrato che un serpente mi uscisse dall’intestino, una volta fuori mi sono sfilata dal cazzo che avevo in figa e mi sono coricata sul letto, i due si sono puliti con delle salviette umide e prima uno e poi l’altro mi hanno baciata sulla bocca infilandomi la lingua dentro e poi se ne sono andati. Io non ce la facevo ad alzarmi, ho guardato l’orologio erano le due di notte, mi sono toccata la vagina e mi sono riempita due dita di sperma molto spessa e bianca, me la sono spalmata un po’ sul clitoride sotto gli occhi attenti di mio marito che era lì con il cazzo duro in mano.
_ “Vieni”.
Lui si è avvicinato e ha fregato la grossa cappella sulle labbra della mia vagina e poi mi è entrato dentro, ho avuto i brividi sentendo e pensando al suo cazzo che si immergeva in un mare di sperma di un nero, ho stretto i muscoli della vagina e mentre il cazzo di mio marito andava su è giù dentro di me ho raggiunto un altro orgasmo, Bruno non è durato molto, ha spinto il cazzo più che poteva dentro di me ed è partito, io ho avuto i brividi sentendo il suo sperma bollente, quando si è ammosciato mi sono alzata e sono andata in bagno.
Quando sono tornata Bruno era sul letto, io l’ho guardato dicendogli che sarei restata ancora un paio di giorni qui a Mantova per mangiarmi ancora qualche piatto di riso al nero di seppia, ma al mattino siamo partiti.
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